Con un ritardo di oltre otto mesi rispetto a quanto indicato dal d.l. n. 71/2024, il 27 giugno 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro della Salute n. 94/2025.
Il decreto, entrato in vigore il 12 luglio 2025, finalmente definisce i criteri ICF che dovranno essere utilizzati dall’INPS per le nuove domande di accertamento della disabilità e per le istanze di aggravamento correlate alle tre patologie (disturbi dello spettro autistico, diabete di tipo 2 e sclerosi multipla) individuate per la sperimentazione.
Il provvedimento, come si ricorderà (v. newsletter n. 3), si inserisce nel complesso quadro attuativo della riforma introdotta dal D.lgs. n. 62/2024 e riguarda in particolare la fase sperimentale della “valutazione di base”.
Esso afferma che i criteri diagnostici e funzionali sono stati identificati tenendo conto delle differenze di età e genere, in linea con i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e sulla base delle classificazioni internazionali dell’OMS (ICF e ICD). Il decreto precisa, inoltre, che tali criteri sono coerenti con «le scale specifiche e generiche da utilizzare unitamente» al questionario WHODAS 2.0, al fine di valutare anche la necessità di sostegni e la percentuale di invalidità civile. In caso di comorbilità con altre patologie non oggetto della sperimentazione, il sistema di valutazione integra le nuove schede tecniche con le tabelle tradizionali del DM 5 febbraio 1992. La percentuale complessiva di invalidità viene però calcolata seguendo quest’ultimo decreto, ma il livello di sostegno (ex art. 3 L. 104/1992) sarà determinato in base alla condizione più grave rilevata.